[...] Se la poetica del' art autre porta alle estreme conseguenze l'assunto
di una dimensione esistenziale dello spazio a temporalità, il sentimento del
tempo già passa come una lenta corrente, con i suoi affiorati detriti, attraverso il
ciclo "Le evocazioni" che Balsamo dipinge con l'aiuto dell'aerografo)[...] Fra il fondo del
quadro e la matassa dei segni non c'è apparentemente alcun rapporto; anzi, il fondo è
esso stesso figura cromatica, ma tra il fondo e i motivi segnici s'interfoliano come
delle lamine di luce, come degli spessori di nebbia, o delle ombre vaganti e
rettrattili, umide dopo la pioggia, ma fra le cui stille s'insinua il sole. [...]
Floriano De Santi
(tratto da: F. De Santi, Vincenzo Balsamo,"Il Canto del Colore", 1996, pp. 11-12, ed. Grafiche Ariccia)
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